Jiddu Krishnamurti

Tratto dal libro: “L’Uomo alla Svolta” di Jiddu Krishnamurti

Paura vuol dire fuggire via da qualcosa. Ciò che è, non è la paura, è il fuggire che è la paura.
Se capite ciò che è, che bisogno c’è di ciò che dovrebbe essere? Quando diciamo di capire, non è implicito anche l’aver compreso tutto ciò che questo qualcosa ha da dire?

Il “come” implica che qualcuno vi dia un metodo, un sistema che vi porterà a comprendere. Comprensione significa amore e giusto discernimento, ma questi non possono essere insegnati da altri o con sistemi inventati da voi.

Esiste un cambiamento? Nella totale negazione di ogni movimento del pensiero che si allontani da ciò che è, è la fine di ciò che è.
La negazione è l’azione più positiva.

La condizione di vedere è molto più importante di ciò che si vede. Osservare senza l’immagine del pensiero è un’azione libera dal passato.
Quando separiamo il particolare dall’intero, il particolare genera problemi.

Disciplina vuol dire imparare, non adeguarsi, non opprimere, non imitare.
Imparare ciò che è vuol dire libertà da ciò che è.

Il non far niente è di gran lunga più importante del fare qualcosa. L’amore non è attività del pensiero, non è la conseguenza di un comportamento, se non potete coltivarlo, non potete far niente dell’amore.

Il problema di come avere la mente quieta non esiste.
E’la verità che la mente deve essere quieta, vedere questa verità libera la mente dalle ciarle.

Conoscerci ci spaventa, dal momento che siamo divisi in una parte buona ed una cattiva. La parte buona giudica sempre quella cattiva, e questi frammenti sono sempre in lotta l’uno contro l’altro. Questa lotta è dolore.

L’oggetto del mio attaccamento è il mio dominio territoriale o sessuale. E lo proteggo, rintuzzando qualsiasi forma di usurpazione da parte di altri. Limito anche la libertà della persona a cui sono attaccato e limito la mia stessa libertà.

Quando la mente è silenziosa, quel silenzio è un nuova dimensione, e quando c’è qualche piccineria che imperversa, immediatamente si dissolve, perché ora la mente ha una diversa qualità, non nasce dal passato.
Vedere totalmente è intelligenza, vedere frammentariamente è mancanza di intelligenza.

L’osservatore getta sempre la propria ombra su quel che sta osservando. L’osservatore è il passato con tutte le sue memorie, è un’entità condizionata e limitata. È colui che afferma che lui è, ed io sono. Si mette da parte come se fosse differente da quello che sta osservando. Questo genera dualità e conflitto. Per essere consapevoli dell’osservatore, bisogna essere consapevole di tutti i conflitti che generano questa pretesa separatista e di essere differente.

 

Centro Meditazione Il Risveglio
SP 159 Scansanese, n.98
Scansano, loc. Preselle. Grosseto
cell: +39 3246926062
Web: www.centroilrisveglio.it
Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Partita IVA 01187210255
[Politica della PRIVACY]

Newsletter

Per iscriversi è sufficiente riempire il modulo sottostante, avendo cura di inserire il proprio nome e la Email.

Resta in contatto anche su:

Facebook

YouTube

Whatsapp

Instagram

Per migliorare la tua navigazione il sito 'Centro Il Risveglio' utilizza cookie di profilazione propri o di terze parti.